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Il logo del Nuovo Centrodestra è solo un neonato e già, sembra paradossale dirlo, ha gravi problemi di “socializzazione”.
Nuovo Centrodestra: il quadrato che non fa quadrato
Un quadrato con scritto NC in basso, fuori isolata a lato una D. Specchiata, in diagonale, una scritta “NCD” a ricalcare la stessa forma quadrata. Un blu che sembra ripreso pari pari dalla maglia della Nazionale, quella che ha vinto i Mondiali in Germania mica quella degli ultimi Europei intendiamoci! Un carattere tipografico sobrio, quasi istituzionale, molto simile al “NCC” (Noleggio Con Conducente) tanto caro e familiare ai nostri infaticabili politici. Questo è l’aspetto puramente tecnico e visivo del brand, che – diciamo – non spicca di certo per originalità e seduttività. Sarà almeno funzionale al concept portante?
Andiamo ad analizzare la Vox Populi. “Abbiamo scelto una figura geometrica, il quadrato. Lati e angoli sono uguali. Richiama l’idea di uguaglianza”. Queste sono state le parole di Angelino Alfano a margine della presentazione della nuova identità visiva del centrodestra dopo la scissione berlusconiana, ma c’è chi come Cicchitto non esita un secondo a – non – fare quadrato attorno all’ultimo progetto grafico (e politico?): “Troppo blu, sembra quasi nero… perché?” sono state le sue parole a caldo. Su Twitter non si respira aria migliore, anzi c’è chi dice che sia stato disegnato a quattro mani con Bocelli, o chi lo paragona al Modello Unico. In mezzo a similitudini e sarcasmi c’è anche chi, molto più professionalmente, lo definisce pecionata…
Ad ogni modo la cosa che salta più all’occhio è il fatto che un simbolo di Uguaglianza (con la “u” maiuscola) così banale e scontato come un quadrato non riesca a svolgere il suo sporco lavoro. Non unisce ma divide, come l’ipotenusa di un triangolo (paradosso numero due). Divide per la sua “bellezza” estetica, per la sua riuscita tecnica e infine anche per quella cromatica. Una vittoria per Berlusconi che, tornando a Forza Italia, di certo non sarà riuscito a tenersi molti degli alleati del Popolo delle Libertà, ma che con i grafici sembra aver avuto maggior fortuna ed a conti fatti, in questo tipo di politica (con la “p” più che minuscola) italiana, un buon grafico conta più di cento politici.