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La stazione centrale di Roma Termini diventa Termini Vodafone. Speranza di fondi per un servizio migliore, o pura operazione commerciale?
Termini Vodafone: il servizio pubblico (privato)
Termini Vodafone oramai è una realtà. Il 24 settembre è stato infatti inaugurato uno dei co-branding più discussi degli ultimi anni dal popolo romano e non solo.
L’accordo sperimentale, della durata di tre mesi (prorogabili), riprende la strategia già messa in atto da Madrid con la stazione di Puerta del Sol, diventata ora Vodafone Sol.
In termini economici si parla di un milione di euro l’anno dati agli spagnoli e duecentomila euro concessi invece agli italiani, un gruzzolo che aumenterà vertiginosamente qualora venisse prolungato l’accordo, come prevedibile, da parte del colosso delle telecomunicazioni inglese Vodafone.
Una monetizzazione del genere, in tempi di crisi generale e con i finanziamenti al settore ridotti all’osso, è una boccata d’ossigeno puro per l’ATAC. Ma c’è anche chi storce il naso.
L’opinione pubblica parla di commercializzazione di spazio pubblico, blogger ipotizzano spot Vodafone direttamente in metro e c’è chi pensa che i soldi guadagnati dall’accordo non verranno investiti per migliorare la qualità del servizio offerto ai pendolari, ma intascati dai soliti pochi noti.
Le remore di molti non sono propriamente infondate anche perchè la strategia di Brand Ambiente messa in piedi dalla compagnia made in UK non è affatto timida e silenziosa, ma aggressiva e integrata. È cromatica come il rosso Vodafone che cinge l’intero hub, e si ipotizza che nel prossimo futuro verrà esteso anche alle carrozze; è tecnologica grazie alla predisposizione di un Wi-Fi libero nell’intera area di Piazza dei Cinquecento e di un punto spot nei pressi del Colosseo; ed è infine sociale come la campagna di comunicazione contestuale incentrata sul concept della bellezza (di Roma) e condivisione (grazie a Vodafone). Una delle tagline più utilizzate è infatti “Roma è bellezza, vivila con Vodafone”.
Staremo a vedere che risultati porterà questo progetto, intanto non ci rimane che ammirare la strategia vincente messa in atto dai madrileni: cessione del naming in cambio di più treni, più pulizia, più confort, più sicurezza e più motivazione di tutti i tecnici di servizio. In una parola il vecchio e caro “servizio pubblico“.
Da qui la domanda: e se la cessione al privato fosse oramai l’unica strada percorribile, almeno in Italia, per ottenere un decente servizio pubblico? A voi la risposta.
Termini Vodafone: il servizio pubblico (privato)
Tipologia: Sponsorizzazione/Ambient
Virale: NO
Prodotti: Telefonia
Committente: Vodafone Italia