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CooBurn ha pubblicato un interessante articolo che parla di YouTube e censura. Quali sono gli stati che bloccano i contenuti del più grande sito di videosharing al mondo?
YouTube: La finestra sul mondo. Alcuni dati su chi l’ha sbarrata
Di seguito alcuni dati:
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Iran (chiuso dal 3 dicembre 2006) Il “Comitato per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione dal vizio” dell’Iran ha affermato: “I siti ebrei come YouTube, con i loro video provocanti e peccaminosi, sono il simbolo della decadenza del perverso occidente“
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Turchia (chiuso e riabilitato nel 2007, richiuso dal 2008); Il procuratore pubblico di Istambul ha fatto causa a YouTube per offese alla cultura turca. A scaturire l’accusa è stato un video in cui i turchi venivano accusati di essere omosessuali.
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Thailandia (chiuso dal 2007) Il sito è stato bloccato a causa di un video ritenuto “offensivo” nei confronti del Re Bhumibol Adulyadej.
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Brasile (chiuso dal 2007) Da quando la modella brasiliana Daniella Cicarelli ha denunciato il sito, dopo il caricamento di un video che la ritrae intenta in un rapporto sessuale su una spiaggia, l’accesso agli utenti brasiliani è filtrato.
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Birmania (chiuso dal 2007) Pare che la giunta militare abbia chiuso l’accesso al sito per censurare i filmati di denuncia dei massacri dei dimostranti, in gran parte monaci, che chiedevano una maggiore libertà.
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Cina (chiuso dal 2008) Il sito è stato bloccato poiché ha reso possibile la visione delle violenze e dei disordini presenti in Tibet in quel periodo.
Se volete saperne di più leggete l’articolo completo direttamente dagli amici di CooBurn.